venerdì 30 settembre 2016

La Tsar Bomba, la Bomba atomica più potente mai costruita


The war is over scrivevano i giornali nel 1945, ma con la conclusione del secondo conflitto mondiale si inasprì immediatamente lo scontro tra le due superpotenze, ovvero gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica. 

Lo scontro, ideologico, politico e tecnologico impegnava ogni campo, e fu in ambito militare che la ricerca della supremazia tecnologica raggiunse il parossismo. In quegli anni il top della tecnologia bellica era nella costruzione delle bombe atomiche in particolare nella corsa alla bomba più potente.
Gli anni '50 avevano visto la corsa alla bomba termonucleare, gli Stati Uniti che con i test Ivy Mike (1952) e il disastroso Castle Bravo (1954) riuscirono a sviluppare ordigni aerotrasportabili di potenza un migliaio di volte superiore alle bombe a fissione di Hiroshima e Nagasaki.
Da oltre cortina si rispose immediatamente con il test RDS-37 (1955) che portò l'Unione Sovietica alla pari degli Stati Uniti nella corsa alle bombe termonucleari aerotrasportabili.
In questo contesto storico nacque il progetto della Bomba Zar (Tsar Bomba o RDS-220) che è stata la più potente bomba all'idrogeno sperimentata dall'uomo. La bomba fu progettata in Unione Sovietica nel 1961. L'energia che avrebbe dovuto liberare, stando alla fase progettuale, doveva essere di un centinaio di MegaTon, ma per il test venne utilizzata una versione 'depotenziata' di soli 50 Megatoni per limitare gli effetti distruttivi della bomba durante il test. Per fare un paragone la Tsar Bomba fu oltre 3000 volte più potente dell'ordigno di Hiroshima.

Va considerato che l'effettiva  importanza militare di bombe sempre più grandi era in realtà ridotta: armi di carica inferiore erano comunque in grado di produrre danni elevati ed erano molto più semplici da costruire. 

La bomba aveva in realtà scopi propagandistici, si volevano mostrare i muscoli: il primo segretario del partito comunista Nikita Khruscёv affermava, nell'agosto del 1961, che l'Unione Sovietica aveva la capacità di progettare, costruire e sperimentare una bomba da 100 megatoni. Tale dichiarazione fece scalpore e scatenò forti proteste internazionali, in quanto un ordigno di tale potenza avrebbe determinato un fallout radioattivo notevole. Per questo motivo la versione che fu poi fatta esplodere fu deponziata a 50 megatoni. Il progetto della bomba si basava sul design Teller-Ulam e fu depotenziato sostituendo l'Uranio 238 con degli strati di piombo (maggiori dettagli sul design Teller Ulam li troverete in questo mio articolo).
Il progetto della bomba fu affidata ai migliori fisici del paese capeggiati da Andrej Sakharov. La progettazione non fu semplice e nacquero discussioni tra Sakharov e altri eminenti scienziati. Sacharov era convinto che la progettazione non avrebbe permesso l'esplosione della bomba, ma a quei tempi non era consentito dissentire e l'ordigno venne ugualmente costruito.

Dopo la costruzione della bomba, l'ordigno venne caricato su un Tupolev Tu-95, un bombardiere strategico turboelica simile ai B29 Superfortess americani.
La bomba era talmente grande e pesante (pesava 27 tonnellate, quasi come il Tupolev stesso, e aveva una lunghezza di 8 metri per 2 di diametro) che fu necessario modificare il velivolo. Furono rimossi i portelloni del vano bombe e i serbatoi secondari della fusoliera, inoltre quasi tutta la superficie esterna fu rivestita con una speciale vernice riflettente per limitare il surriscaldamento del velivolo dopo la detonazione. 

Durante il volo, il Tu-95 venne accompagnato da un Tupolev Tu-16 dotato di strumenti scientifici per l'analisi del test. L'ordigno, invece, venne equipaggiato con un grande paracadute in modo tale da rallentare la discesa e permettere la fuga del bombardiere dal luogo di detonazione. Nonostante queste precauzioni il pilota del Tupolev che sganciò la bomba fu quasi ucciso dall'esplosione.

La bomba fu sganciata il 30 ottobre 1961 alle ore 11:32 nella baia di Mitjušicha, sull'isola di Novaja Zemlja a nord del circolo polare artico.
Quando il bombardiere raggiunse l'altezza di 11mila metri sopra la zona prevista per il test, il pilota fece sganciare la bomba che cominciò a scendere rallentata dal suo paracadute. L'ordigno esplose 188 secondi dopo essere stata rilasciata (lasciando al pilota pochissimo tempo per allontanarsi a distanza di sicurezza) ad una altezza di 4000 metri dal suolo.
La sfera di fuoco si espanse fino a un diametro di quasi 8 chilometri, quasi raggiungendo la quota dove volava il Tupolev. Il pilota perse il controllo dell'areo, investito dal mostruoso spostamento d'aria, e riuscì a riprenderne il controllo solo dopo una caduta libera di quasi mille metri.


La pressione dello scoppio raggiunse un picco pari a sei volte quella di Hiroshima, e il fungo atomico causato raggiunse l'altezza di 64 chilometri. Il lampo venne visto a 1.000 chilometri di distanza.
L'onda d'urto venne registrata nell'insediamento di Dikson a 700 km, mentre vennero danneggiate le imposte in legno delle case sino a 900 km dall'ipocentro fino in Finlandia. Tutti gli edifici presenti sull'isola di Severnyj, realizzati in mattoni e legno, situati a 55 km di distanza dall'impatto vennero completamente distrutti. In alcuni distretti posti a centinaia di chilometri, le case in legno vennero rase al suolo.

Le radiazioni prodotte ionizzarono l'aria e interruppero le comunicazioni radio per quasi un'ora. Il pilota del Tupolev diede immediatamente l'informazione che l'esplosione era avvenuta al comando situato nella penisola di Kola, ma successivamente, non potendo più comunicare, i progettisti non poterono ricevere alcuna informazione sull'esito del test per 40 minuti.

L'onda sismica generata dall'esplosione fece tre volte il giro della Terra. Nonostante l'esplosione fosse stata innescata nell'atmosfera, l'U.S. Geological Survey misurò una magnitudo sismica compresa tra 5.0 e 5.2 con un'onda d'urto propagata e percepita in tutto il mondo.

Dopo più di mezzo secolo la Tsar Bomba rimane l'ordigno più potente mai costruito e fatto detonare dall'uomo, per quanto incredibile si trattò anche dell'esplosione più 'pulita' in quanto progettata per ridurre al minimo il fallout radioattivo dell'esplosione. La versione da 100 Megatoni, ottenibile impiegando Uranio 238 al posto del piombo per il terzo stadio, sarebbe invece stata estremamente 'sporca' in quanto metà dello yield della bomba (circa 50 Megatoni) sarebbe derivato dalla fissione dell'uranio.

Un simile ordigno, per le sue enormi dimensioni ed il peso, non ebbe mai un effettivo valore militare in quanto l'eccessivo peso la rendeva instrasportabile: non esisteva infatti un bombardiere in grado di trasportarla nel territorio degli Stati Uniti.

Su Youtube è disponibile il video (in russo) relativo al test della Bomba Zar (la cronaca ufficiale).

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