mercoledì 16 novembre 2016

Il Richiamo delle Spade / The Blade Itself di Joe Abercrombie


Logen Novedita, guerriero nominato, il più forte e temuto, è in fuga.
Un'imboscata degli Shanka ha costretto lui e il suo gruppo di guerrieri a combattere per la vita. Logen è braccato, sente i mostri dietro di sè, ne sento il tanfo.
Ma Lui è Logen il Sanguinario, un berserker. Ci va più di qualche lurido Shanka per fermarlo....eppure i suoi uomini sono andati, tornati nel fango. Ora Logen è solo, un uomo disperso nell'immenso e desolato territorio del Nord.

Tempo di chiedere agli Spiriti. Perchè il Novedita ha un potere unico, lui può parlare con gli spiriti dell'altro mondo.... e gli spiriti gli dicono che un mago lo attende a sud....nei pressi di un lago c'è una biblioteca. Lì Bayaz, il primo dei Magi, lo attende.

Nel frattempo ad Adua, capitale dell'Unione, l'Inquisitore Glotka sta portando avanti il suo crudele lavoro su una nuova vittima....e quello che scopre cambierà molte cose.

Vi piace? questo troverete nelle prime pagine, ma è solo l'inizio.

Joe Abercrombie è un giovane autore inglese che già vanta molti successi nel campo della Fantasy.
Molti lo considerano (ed io sono tra quelli) uno dei migliori scrittori di Fantasy in circolazione, degno erede di George RR Martin. Abercrombie è l’autore della Trilogia di fantasy Epica The First Law, 'La Prima Legge'.

I libri della trilogia si intitolano:
Come Moorcock e Morgan, Abercrombie fa parte di quel filone lontano anni luce dai cliché e stereotipi della Fantasy Classica, alla Tolkien (Nani, Elfi immacolati, Orchi) o alla sua brutta copia americana tipo Terry Brooks (demoni, elfi, troll...). Volendo semplificare Joe Abercrombie si avvicina di più alle opere di Sword and Sorcery di Robert Howard (Conan il Barbaro) per la crudezza e la violenza delle vicende e davvero Logen Novedita lo ricorda anche se è molto più umano dell'eroe di Howard.

Il titolo riprende la frase dell'Odissea "The blade itself incites to deeds of violence" -  La vista delle armi porta gli uomini ad impiegarle.

Torniamo al libro: Lettura gradevole ed accattivante, con una trama ben strutturata in cui le vicende dei vari personagi (pur intricate) sono ben intrecciate tra di loro. Uno dei maggiori pregi di Abercrombie è quello di saper descrivere con grande sapienza i personaggi, che sono caratterizzati molto bene (e non sono troppi senza il rischio di creare confusione come spesso accade). Se avrete la pazienza di leggere le oltre 1500 pagine dell'intera trilogia sarete introdotti ad un universo narrativo davvero complesso e coinvolgente. 


Esiste anche il progetto di una Graphic Novel sulla Trilogia che conterrà, quando terminata, oltre un migliaio di tavole di ottimo pregio.  Segnalo infine un'interessante recensione di cui consiglio la lettura.

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