Dislivello: Circa 1400 m
Difficoltà: Percorso adatto a biker con un buon fiato. Il tratto in sterrato per passare da Estoul al Rifugio Arp ha tutte le difficoltà di un'esperienza in montagna con i suoi rischi.
Ci si deve affidare al proprio buon senso (non mi assumo nessuna responsabilità sulla difficoltà, si sale con le proprie gambe e la propria testa).
La discesa mette a dura prova i freni, assicuratevi di averli in ordine.
Traccia GPX: Cliccate con tasto destro
Si percorre la Val d’Ayas da Verres fino ad Arcesaz dove si parcheggia l’auto (anche Challand S.Anselme può essere un’opzione per aggiungere qualche km).
Si prosegue in MTB fino a Brusson (4 Km) sfruttando i primi tornanti per scaldare la gamba.
Giunti a Brusson si prosegue per la strada principale (nonché unica :-) ) del paese fino ad incontrare il trivio per il Col de Joux (a SX) e Estoul (a DX). Proseguendo verso destra si sale verso Estoul dove si arriva dopo altri 7 km di salita continua su ampi tornati e un ottimo fondo stradale.
Salendo la valle si apre e si possono ammirare alcune cime, tra tutti lo Zerbion e in lontananza l’Emilius, il Bianco e il Grand Combin.
Consiglio: io non amo il traffico automobilistico. Se come me preferite la polvere ai tubi di scappamento il mio suggerimento è di evitare la tratta Arcesaz – Brusson nei weekend, davvero troppe le auto! Salite direttamente a Brusson e iniziate dal paese la vostra fatica.
Arrivati ad Estoul si prosegue su un falso piano fino a raggiungere un ampio parcheggio a 200 metri dal centro abitato. Svoltando a SX si imbocca la strada poderale sterrata che in 7 km porta fino al rifugio.
Il percorso, che si inoltra in una pineta abbastanza rada e che presto cede il passo ai prati delle piste da sci, non presenta particolari difficoltà tecniche, ma le pendenze notevoli associate a terreno sconnesso rendono la salita impegnativa, in particolare nei primi 2 km di sterrato.
Superata la seggiovia il percorso si fa meno duro e si prosegue su un terreno più compatto. Ora il rifugio diventa visibile in lontananza. Superato il bivio per l’Alpe Litteran (si rimane a SX) si prosegue su un tratturo che diventa via via più ripido. Da qui, sulla vostra SX, potete ammirare la Valfredda.
Giunti al torrente Messuere si incontra un bivio, noi scegliamo la via a DX, ben sapendo di scegliere la via più dura. (vedi sotto per la variante) e proseguiamo su un sentiero molto sconnesso e via via più impervio.
Gli ultimi 300 metri sono davvero duri, con pendenze oltre il 15% su un tratturo decisamente sconnesso. Qui non bisogna vergognarsi di staccare i pedali e spingere a piedi. Superato l’ultimo tratto (e aver superato il puzzolentissimo gruppo elettrogeno diesel del rifugio) si arriva al rifugio, a quota 2446 m. Ottima la torta ai mirtilli!
Una bella sudata in una splendida giornata di sole. Una vera goduria per gli appassionati. Buon divertimento!
Variante: nei pressi del bivio al torrente si può optare per la salita a SX, meno dura, verso l’alpeggio Chavanne e Palasina e poi proseguire in single trail verso il rifugio (io ho seguito questo percorso in discesa).
Nota: il Rifugio Arp si offre come base per ottime scarpinate che possono avere lo stesso rifugio come base, magari con una bella sosta notturna. Tra le belle escursioni segnalo la salita al Corno Bussola.
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