giovedì 13 ottobre 2016

The Engines of God/Il Sonno degli Dei di Jack McDevitt


The Engines of God è un romanzo di fantascienza del 1994 scritto da Jack McDevitt. Disponibile (miracolo!!!) in italiano con il titolo di Il Sonno degli Dei uscito con Urania n. 1340.
Ottimo romanzo dalla trama complessa e articolata. Le sonde Voyager che per prime visitarono il sistema di Saturno fotografarono un artefatto alieno su Giapeto, una delle lune di Saturno. Nel giro di pochi anni su organizzata una missione umana per confermare la scoperta. Quando la nave giunse sul satellite gli astronauti scoprirono qualcosa di fantastico: un'enorme statua di una creatura aliena, con alla base un'iscrizione che non fu mai decifrata negli anni che seguirono la scoperta.


Dopo duecento anni dalla scoperta gli esseri umani hanno colonizzato un'ampia porzione di spazio. Lo sviluppo della tecnologia consentì dapprima di raggiungere e poi di gran lunga superare la velocità della luce e permise agli esseri umani di individuare altri esempi di monumenti realizzati da questa misteriosa razza aliena. 
Tutti i monumenti sono diversi tra loro, ma sono tutti magnifici. Gli umani hanno incontrato poche altre razze intelligenti esplorando la Galassia, ma non ci sono tracce dei costruttori di monumenti.
Nel frattempo sulla Terra, siamo nell'anno 2202, un significativo aumento del livello del mare a causa di secoli di inquinamento altera drasticamente l'ambiente e si teme una seconda e più grande crisi mondiale dopo quella avvenuta nel corso del ventiduesimo secolo con gravi conseguenze.
In molti sperano di individuare una colonia extra-mondo per un nuovo inizio. Eppure nonostante decenni di esplorazione dello spazio con la tecnologia FTL i pianeti realmente abitabili sono pochissimi. Uno di questi, Nok,  è abitato da una razza intelligente e un'invasione non viene contemplata, un secondo pianeta, Pinnacle, era abitato da una razza intelligente ora estinta e il pianeta non è  più abitale. Un mondo molto interessante è Quraqua: è molto promettente e ha ospitato fino a pochi secoli addietro una razza intelligente che è ora estinta. Il progetto è di terraformre Quraqua con l'Operazione Hope, per renderlo molto simile alla Terra nell'arco di mezzo secolo.
© Camille- Besneville

Questo è solo l'inizio di un complesso romanzo decisamente hard SF. McDevitt mi ricorda un poco Arthur C. Clarke: trame complesse con molti dettagli ed estrema cura negli aspetti tecnici (in particolare McDevitt pare avere una vera passione per l'archeologia aliena), ma una storia che decolla molto lentamente: sembra che qualcosa debba accadere da un momento all'altro, ma in realtà non capita nulla.
Un libro che mi sento di consigliare a chi ama questo genere di SF. McDevitt è senz'altro un ottimo autore, ma non leggerò, almeno nel medio termine altre sue opere.

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