sabato 8 ottobre 2016

Joe-1, La prima bomba atomica Sovietica


Con il Test Trinity ad Alamogordo e i successivi tragici eventi di Hiroshima e Nagasaki gli Stati Uniti diventarono, nel 1945, la prima e unica potenza nucleare.
Ma questo primato durò solamente 4 anni, fino al 29 agosto 1949 quando i russi fecero detonare il loro primo ordigno nel poligono di Semipalatinsk in Kazakistan. La bomba sorprese le potenze occidentali.
Secondo l'intelligence degli Stati Uniti l'Unione Sovietica, in grave ritardo in particolare negli aspetti ingegneristici e logistici, non sarebbe stata in grado di sviluppare l'arma atomica prima del 1953, previsione confermata dall'MI6 britannico che stimava il 1954.

In realtà il programma atomico sovietico era partito già nel 1943 durante la seconda guerra mondiale, sotto la guida del fisico Igor Kurchatov. l'Intelligence sovietica aveva infatti già raccolto a quel tempo alcune informazioni sul Progetto Manhattan.
Il programma sovietico non disponeva, almeno inizialmente, delle risorse che gli americani avevano impiegato, ma a fornire un grande impulso al programma atomico sovietico furono le defezioni di alcuni eminenti fisici del Progetto Manhattan. Il contributo più significativo fu quello fornito dal fisico Klaus Fuchs, una delle menti più eccelse che parteciparono al progetto dell'atomica americana.

La vicenda legata a Fuchs fu un esempio della frenesia di quegli anni: nella corsa all'arma atomica Oppenheimer e Groves avevano raggruppato le migliori menti nel campo della fisica atomica che all'epoca erano negli Stati Uniti e anche se il controllo sui fisici stranieri fu sempre strettissimo proprio per evitare tradimenti o fughe di informazioni non fu possibile intervenire sull'ideologia politica di tutti i fisici stranieri e le informazioni, segretissime, del progetto Manhattan (ma anche delle successive ricerche sulla bomba termonucleare) alla fine passarono oltre cortina (termine nato, tra l'altro proprio in quegli anni).

Klaus Fuchs fu il caso emblematico: era un fisico tedesco di grande talento, che aderì al partito comunista quando era ancora uno studente universitario. Quando Hitler conquistò il potere, Fuchs fuggì in Francia e poi in Inghilterra, laureandosi in fisica all'Università di Edimburgo. Divenne cittadino britannico nel 1942 e fu forse questo, unito alle sue straordinarie capacità di fisico atomico, che gli garantirono la clearance per il progetto Manhattan.
Negli anni Fuchs trafugò i segreti più importanti e permise al gruppo di Kurchatov di bruciare le tappe nello sviluppo della bomba, i principali segreti trafugati riguardarono la bomba a fissione e i procedimenti industriali relativi alla sua costruzione, ma il programma atomico sovietico ricevette anche importanti informazioni sulle bombe a fusione, il cui studio in quegli anni era ancora nella fase di sviluppo teorico (ma le prime prove in campo arrivarono di lì a pochi anni con il test Ivy Mike nel 1952 e Castle Bravo nel 1954)

Fuchs fu infine scoperto come doppiogiochista dagli agenti di Scotland Yard e nel 1950 confessò il suo ruolo di spia sovietica. Fu condannato a 14 anni, 5 dei quali furono poi condonati. Fuchs fu fortunato e se la cavò relativamente a buon mercato. Altre spie, individuate negli Stati Uniti ebbero destini meno felici. Emblematico il tragico caso dei coniugi Rosenberg che per il reato di spionaggio finirono sulla sedia elettrica.
All'epoca della sua cattura, e in base agli elementi emersi dalla successiva inchiesta, fu esplicitamente dichiarato che senza le essenziali informazioni fornite, l'Unione Sovietica avrebbe forse tardato parecchi anni a produrre un proprio arsenale nucleare.

Il clamore per la prima bomba atomica sovietica e la scoperta dello spionaggio di Fuchs furono probabilmente gli eventi che indussero Truman ad accelerare il progetto della Bomba H, che portò alla detonazione di una prima 'Super Bomba' nel 1952 (Il celebre Test Ivy Mike di cui ho già parlato in un mio post).

Torniamo allo sviluppo della bomba: In occidente a questo primo ordigno fu assegnato il nome in codice Joe-1, in riferimento a Josip (Joe) Stalin.
Per decisione di Beria la bomba fu resa il più simile possibile alla bomba Fat Man sganciata su Nagasaki. Era dunque  un tipo di arma ad implosione con un nucleo di plutonio solido.


L'ordigno era costituito da una coppia di masse sub-critiche dell'isotopo di plutonio Pu-239 di forma sferica. Queste 2 masse, del peso di pochi Kg l'una, erano ricoperte da una grande quantità di esplosivo convenzionale. La configurazione geometrica particolare dell'ordigno era pensata per 'spingere' le 2 masse subcritiche l'una contro l'altra in modo da determinare la reazione a catena incontrollata che avrebbe generato la fissione nucleare

L'esplosione liberò un'energia di 22 chilotoni, un valore molto vicino a quello delle bombe americane 'Gadget' (quella del Test Trinity) e 'Fat Man' (quella di Nagasaki).

Per testare gli effetti della nuova arma, furono costruite appositamente delle case in legno e mattoni, per misurare gli effetti dell'esplosione sulle abitazioni civili. Nell'area attorno a ground zero furono anche collocati una cinquantina di aerei oltre a 1.500 animali per valutare gli effetti della bomba sugli esseri viventi.
Le autorità sovietiche non si curarono di evacuare le città e i villaggi vicini.

Ecco il video dell'esplosione

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