Pare che Scott Westerfeld abbia scritto un unico libro, Succession, ma che la sua lunghezza (quasi 200mila parole) abbia indotto l'editore a spezzare l'opera in due parti.
- The Risen Empire,
- The Killing of the Worlds.
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Il libro è accattivante ed è buono anche il modo di scrivere.
Bella (anche se non nuova) l'idea di un'umanità diffusa, in diverse varianti e in diverse culture, su tutta la Galassia.
Peccato che l'autore sia un poco impreciso ed approssimativo nel descrivere il mondo ipertecnologico del romanzo: Westerfeld usa un'infarinatura di tutto ciò che al momento è il top della SF: nanotecnologie e ingegneria genetica, ma non dimostra una grande conoscenza degli argomenti trattati, rendendo l’opera nel suo complesso un poco ingenua.
Bella (anche se non nuova) l'idea di un'umanità diffusa, in diverse varianti e in diverse culture, su tutta la Galassia.
Peccato che l'autore sia un poco impreciso ed approssimativo nel descrivere il mondo ipertecnologico del romanzo: Westerfeld usa un'infarinatura di tutto ciò che al momento è il top della SF: nanotecnologie e ingegneria genetica, ma non dimostra una grande conoscenza degli argomenti trattati, rendendo l’opera nel suo complesso un poco ingenua.
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Superate, o meglio accettate, le limitazioni dell'autore il libro è intrigante per la trama e per come descrive questo universo futuro.
Peccato aver spezzato il libro in 2, un unico volume sarebbe stato meglio
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