Scomparso dal Parco Nazionale del Gran Paradiso agli inizi del XX secolo, il gipeto è tornato a volare nelle nostre valli grazie ad un progetto internazionale che negli ultimi decenni ne ha promosso la reintroduzione in tutto l'arco alpino.
Il gipeto è noto anche come avvoltoio degli agnelli per un antico ed errato pregiudizio riguardo la sua alimentazione, come altri avvoltoi il gipeto è infatti un necrofago e si nutre principalmente di carcasse di animali morti, in particolare delle ossa e del midollo osseo. Il gipeto è un animale imponente (un esemplare adulto può raggiungere una lunghezza di 115 cm, con un'apertura alare di 280 cm e un peso di 7 kg) ed è l'avvoltoio europeo di maggiori dimensioni
Gli esemplari reintrodotti nelle Alpi (in Francia, Italia, Svizzera e Austria) negli ultimi decenni sono stati oltre un centinaio e attualmente una piccola popolazione vive stabilmente sull'arco alpino, Il gipeto rimane comunque un animale molto raro sulle Alpi e per questo motivo ogni nuovo nato della specie è un lieto evento che va festeggiato.
Nel Parco Nazionale del Gran Paradiso gli esemplari sono attualmente 8, l'ultimo nato è una femmina di nome Vera nata nella primavera 2016 nella valle di Valnontey sopra Cogne e che ha felicemente spiccato il volo a luglio.
Come segnalato nel sito web del Parco sono attese le schiuse di altre uova in altri nidi (nel parco e nelle zone viciniori) che sono costantemente monitorati.
Segnalo infine questo interessante articolo sul Ritorno del Gipeto.
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l'ultimo gipeto ucciso nel 1912 in Val di Rhemes. La foto è tratta dal sito Wilderness Italia |
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