lunedì 19 dicembre 2016

La mia recensione a Rogue One


Una nuova speranza per la Walt Disney. Abbiamo un film che non vi invoglierà a spedire il regista Gareth Edwards e i produttori della Lucasfilm a Tattoine  per farli divorare dal Sarlacc.
Ecco la mia umile recensione. A me è piaciuto. E pure molto.
Tranquilli non metto anticipazioni quindi chi ancora non ha visto il film (che aspettate? Spicciatevi!) può leggere tranquillo senza mandarmi a svernare sul pianeta Hoth.
Con me al cinema c'era anche mio figlio di otto anni. 
Cicli e ricicli storici.
Il mio ricordo va agli anni 70 quando, nella fanciullesca innocenza dei miei otto anni (sono stato giovane pure io!) rimasi incantato davanti allo schermo a guardare A New Hope (che all'epoca si chiamava semplicemente Guerre Stellari) con mio padre e a osservare il tramonto dei due soli su Tattoine...
...nello stesso cinema di provincia per di più, anche se ora è diventato un multisala.


Sto divagando. Perché vi annoio con questi fatti personali? oh semplice: rende bene l'idea di cosa aspettarsi da Rogue One. La trama? mi limito a copiare la scheda di Rogue One: A Star Wars Story disponibile in rete:

Rogue One A Star Wars Story è il primo capitolo di una nuova avventurosa serie cinematografica che esplora i personaggi e gli eventi che ruotano intorno alla saga di Guerre Stellari. Il film racconta la storia di un improbabile gruppo di eroi che intraprendono, in un periodo di conflitto, una missione per sottrarre i piani della più potente arma di distruzione di massa mai ideata dall'Impero, la Morte Nera. Questo evento, fondamentale per la storia di Star Wars, spingerà delle persone ordinarie a unirsi per realizzare imprese straordinarie, diventando parte di qualcosa di più grande. Rogue One è dunque ambientato prima degli eventi narrati in Star Wars Episodio IV: Una Nuova Speranza e si discosterà dai film della saga, mantenendo comunque una certa familiarità con l'universo di Star Wars - ha commentato la produttrice Kathleen Kennedy. Si inoltrerà in nuovi territori, esplorando il conflitto galattico da una diversa prospettiva militare mantenendo l'atmosfera dei film di Star Wars che i fan conoscono bene.

L'universo narrativo in cui ci muoviamo è dunque noto ai più. Non ci sono Jedi che, lo sappiamo, sono stati sterminati anni prima, questo è il periodo più buio della storia dell'Impero e il pugno di ferro dell'imperatore e del suo servo Darth Vader schiaccia le speranze dei ribelli, eppure la vicenda narrata nello spin-off è auto conclusiva, per espressa decisione dello stesso Lucas che non ha voluto alterare il 'continuum' della prima trilogia. Questo si è rivelato un vantaggio nella qualità del lungometraggio.

Se Episodio VII Il Risveglio della Forza (continuo a pensare che quel film non sia mai uscito e quello che ho visto era semplicemente un incubo o un'allucinazione) era un delirio di menate adolescenziali, Rogue One è molto più vicino al canone della prima trilogia. 
La prima ora è fantastica, praticamente al livello della prima parte di Episodio V L'impero Colpisce Ancora (quella del combattimento con gli AT-AT su Hoth per i non malati).
Un film ricco di riferimenti ad altri episodi della saga e anche ad altri lungometraggi del passato più o meno recente.
Rogue One è molto in stile Guerre Stellari Episodio IV come sarebbe girato oggi da Lucas: paesaggi suggestivi, alieni di ogni tipo, automi e robot buffi con dialoghi anche comici e fa l'occhiolino a noi bimbi che 40 anni fa sgranavamo gli occhi a vedere Obi One Kenobi. 
Bimbi lo eravamo, ma ora siamo cresciuti e la vita ci ha resi pure disincantati. Ecco dunque che con i nostri palati raffinati scoviamo nel film una lettura più complessa con tanti riferimenti alla realtà odierna, rendendo il film più realistico e crudo, quasi un film di guerra, dove la distinzione quasi manichea buoni vs cattivi sfuma. Eppure rimane godibile anche dai nostri figli (ma siate pronti a supportarli specie nel finale, invero un tantino fuori dai canoni buonisti della serie originale).
La seconda parte, meno bella ma comunque discreta, è il perfetto anello di congiunzione con l'inizio di Episodio IV.
Unica delusione: il doppiaggio italiano di Darth Vader che non è all'altezza di quello vecchio di 30 anni di Massimo Foschi. Una pecca solo italiana visto che James Earl Jones (il Darth Vader originale) torna con i suoi respiri affannosi nell'edizione in lingua inglese.
Altro dettaglio: è un film di tanti alieni e di moltissimi bianchi. Come nella prima trilogia è l'uomo bianco a dominare la galassia.

Vi lascio con una curiosità: perchè Rogue One? è un gioco di parole, un piccolo scherzo in pratica: Rogue vuol dire 'solitario' o 'canaglia' e nel film fa riferimento ad un'astronave di un certo tipo, ma può anche essere interpretato come Rogue Movie, film solitario, non collegato alle trilogie canoniche.
Ci sono infine alcune incongruenze e qualche pecca, ma non posso scriverne oggi, pena l'esilio su Hoth. Ne riparleremo.

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