mercoledì 30 novembre 2016

Limit di Frank Schätzing


L'ho finito, finalmente!!!!

Dopo aver letto 1351 pagine di un romanzo che un autore meno prolisso avrebbe scritto in 7/800 cerco di dare un commento telegrafico....

Tre storie che da sole fanno un romanzo e che alla fine convergono in unico finale abbastanza banale.

Intelligenza artificiale, fusione fredda, ascensore spaziale. 3 temi della fantascienza che diventano realtà in 14 anni da oggi....singolarità tecnologica?
Troppe parole, troppe banalità.
Come già per il Quinto Giorno sembra di leggere la sceneggiatura di un filmone (o filmazzo) Hollywoodiano.

martedì 29 novembre 2016

Entracque - Terme di Valdieri - Vallone del Valasco - Casa di Caccia in Mountain Bike


Data della salita: 12 agosto 2011
Difficoltà: nessuna difficoltà tecnica, buona tenuta aerobica
Dislivello: oltre 1000 m
Lunghezza Percorso: circa 50 km (A/R)


Una bella salita, con tratto finale da Terme alla Casa di Caccia, in sterrato. Utile come allenamento.

Da Entracque si scende sulla strada comunale fino al bivio oltre il Torrente Gesso. Svoltare verso Terme e proseguire verso Terme di Valdieri dove si arriva dopo circa 20 km di strada asfaltata.
Il tratto fino a Sant'Anna è noioso, mentre da Tetti Gaina in poi si fa pittoresco.

Arrivati a Terme di Valdieri (1370 m) proseguire fino all'area di parcheggio che segna l'inizio del tratto sterrato.

Salendo per la strada sterrata (una vecchia strada militare costruita più di un secolo fa dagli Alpini) si arriva al Pian del Valasco. Qui è facile trovare parecchi turisti a piedi per cui occhio nella discesa. Pur non avendo una gran pendenza alcuni tratti sono molto duri a causa del terreno reso instabile e 'sporco' dai vari fuoristrada che, purtroppo, scorrazzano nella zona.


Arrivati al piano si prosegue in pano fino alla Casa di Caccia (1764 m). Volendo è possibile proseguire sul sentiero che porta fino ai laghi di Valscura, come descritto in un altro post del nostro blog (Da Terme di Valdieri al Lago di Valscura Inferiore in Mountain Bike)

Il ritorno si effettua sulla stessa strada della salita.

Ecco per concludere mappa e profilo altimetrico, per avere il file in formato .gpx, .tcx o .kml lasciate un commento.


lunedì 28 novembre 2016

18 giorni a Rogue One


Il lupo torna nel Parco Nazionale del Gran Paradiso!!!


Il lupo è ormai una realtà per la montagna italiana con circa un migliaio di esemplari sparsi per l'Italia. La colonizzazione spontanea della dorsale appenninica si è completata negli ultimi cinquant'anni e ora l'avanzata continua sulle Alpi anche se più con fatica: Secondo quanto riferito dai media locali è tornato il lupo nella mia valle d’origine, la Val Soana, in Piemonte, nel pieno del Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Si tratta di un ritorno avvenuto naturalmente, ovvero per colonizzazione progressiva delle valle con esemplari provenienti dal sud del Piemonte. L'intervento umano non centra quindi.

Si possono comprendere certe paure ataviche verso un predatore apicale come il lupo e sicuramente i media contribuiscono ad alimentare queste fobie (leggete questo articolo), ma la speranza è che prevalga il buon senso e non si finisca per attribuire al lupo qualsiasi 'colpa'.
Concludo con una riflessione personale: il ritorno del lupo preoccupa e indigna, ma cosa dire allora dell'introduzione, nei decenni scorsi, dei cinghiali per il crudele sollazzo venatorio di certuni?

Mi piacerebbe avere il parere di chi legge questo articolo, per favore lasciate i vostri commenti.

Segnalo anche un bellissimo video scovato su YouTube che vi invito a visionare in quanto estremamente illuminante.


Segnalo anche questo interessante articolo, che ben riassume i problemi del lupo in Italia e questo breve riassunto delle caratteristiche del lupo che trovate sul sito web del PNGP.

Buona lettura!

domenica 27 novembre 2016

The Trikon Deception di Ben Bova


Ben Bova è un maestro nei romanzi di fantascienza "soft" in cui il background scientifico (nel caso di Bova lo sfondo scientifico è sempre molto dettagliata e realistica) è solo la cornice per definire un romanzo in cui intrighi,  tradimenti e inganni (con un pizzico di romanticismo) sono i piatti forti di tutto il romanzo.

Il romanzo è in qualche modo simile a Mars, un'altra opera dell'autore: un vecchio magnate visionario in grado di mettere insieme una cooperazione internazionale per impostare uno sforzo impegnativo: il primo atterraggio sul pianeta Marte nel caso di Mars e la creazione di una stazione spaziale internazionale gestita da Stati Uniti, Canada, Europa e Giappone (tre continenti, Tri-kon).

Ciò che veramente manca, a mio modesto parere, in questo libro è l'AZIONE: per più di 300 pagine Bova continua a introdurre nella trama troppi personaggi secondari senza mai andare al sodo, rendendo la lettura abbastanza noiosa.

sabato 26 novembre 2016

Lord Darcy (Urania 1531 e 1534) Di Randall Garrett


Commento raramente libri di Urania, ma questa è un'eccezione.

Siamo nel ventesimo secolo, ma nel mondo di Lord Darcy il medioevo non è mai finito.
Riccardo cuor di leone non è morto ucciso in battaglia e la guerra dei cent'anni ha avuto un esito diverso:
Inghilterra e Francia fanno parte di un impero che coinvolge anche tutto il nuovo mondo, ad esso si contrappone un resto dell'Europa divisa e frammentata in stati e staterelli.
Il nuovo mondo è stato scoperto da un navigatore 'franglese' ed è una colonia dell'impero.
Vige la Magia, la chiesa è fortissima e la Tecnologia è arretrata: esistono il treno e il 'teleson', ma automobili e aerei non ci sono.
Un interessante raccolta di racconti brevi ambientati in questo universo ucronico davvero interessante.
Una sorta di Sherlock Holmes alternativo!
Molto bello!

venerdì 25 novembre 2016

Da Andrate all’Alpe Cavanna in Mountain Bike


Difficoltà: Facile
Dislivello: circa 700 m da Andrate


Partendo da Andrate si percorre la strada che porta a San Giacomo. Dopo un paio di Km si incontra un piccolo parcheggio a destra della strada (che prosegue fino in località S. Giacomo), subito dopo si trova una fontana (ultimo punto di rifornimento) e subito dopo una sterrata sulla destra (seguire le indicazioni per la trattoria “Sambuco”).
Variante: partenza direttamente dal parcheggio a lato della strada.

Imboccata la sterrata si attraversa un ponte e si prosegue per circa 500 m fino a incontrare una radura da cui si dipartono due strade, imboccare la strada ripida sulla sinistra e seguire le indicazioni.


La salita, che alterna porzioni in asfalto a lunghe tratte in sterrato, si presenta abbastanza dura con una pendenza media intorno al 10-12%, ma la durata della salita fino all’Alpe Capanna (circa 5km da questo tratto) la rende nel complesso una salita facile.
Arrivati a 300 m dall’Alpe Capanna si incontra un bivio che, sulla destra, porta verso il Brich Paglie.






giovedì 24 novembre 2016

Obiettivo Luna - Le Avventure di Tin Tin


Obiettivo Luna e il suo seguito Uomini sulla Luna sono due episodi della serie a fumetti Le Avventure di Tintin del celebre fumettista belga Hergé.

I due episodi ebbero una genesi travagliata, Hergé li completò tra il 1950 e il 1954 rivedendo più volte alcuni aspetti. Ne voglio parlare nel mio blog perchè la vicenda è un classico esempio della Fantascienza di quegli anni e riflette i progressi tecnici relativi alla corsa allo spazio e i progressi nel campo dell'energia atomica di cui ho parlato.

La vicenda, per sommi capi: Tintin e l'inseparabile capitano Haddock partono per la Syldavia, immaginario paese dell'Est Europeo (quando Hergé scriveva il blocco comunista si era già consolidato e la cortina di ferro era tristemente calata sul blocco orientale) dove il loro bislacco amico Professor Girasole sta conducendo dei misteriosi studi. 
Tintin e l'irascibile Haddock scoprono che il professor Girasole sta lavorando, in una base atomica ultrasegreta che ricorda sinistramente la Peenemunde dei nazisti e di Von Braun, allo sviluppo di un programma spaziale che ha come obiettivo di far atterrare il primo essere umano sulla Luna.

Una potenza straniera pare molto interessata ai lavori, e le spie si annidano ovunque nonostante gli sforzi della ZEPO (la polizia segreta, un altro segno dei tempi) di Syldavia.
Fra peripezie, gag e momenti di suspense il progetto va infine in porto, e un equipaggio composto da Tintin, Haddock, Girasole, Wolff (un ingegnere collega di Girasole) e naturalmente il cagnolino Milù si imbarca sul razzo verso la Luna.

Nel secondo episodio, il razzo lunare partito è atterrato sul satellite e l'equipaggio si prepara a svolgere il suo lavoro di ricerca scientifica, ma ci sono problemi: durante il volo i due sbadati detective Dupont e Dupond sbucano dalla stiva, e le riserve di ossigeno, pensate per quattro persone e non sei, diventano improvvisamente un serie problema. 
In più, una serie di incidenti sempre più strani culminano col tradimento dell'ingegner Wolff, che tenta di impadronirsi del razzo grazie all'aiuto di un agente segreto nascosto nella stiva. Il razzo decolla dalla Luna, con l'intenzione di abbandonare Haddock e Girasole sul satellite, ma fortunatamente Il pericolo è sventato grazie all'intervento di Tintin che blocca Wolff e la spia. Terminati gli esperimenti scientifici, gli astronauti decidono di rientrare il più velocemente possibile sulla Terra, per non consumare tutta la riserva d'ossigeno. 
Dopo un drammatico rientro che porta alla morte della spia e al sacrificio di Wolff i nostri eroi atterrano sali e salvi in Syldavia.

La vicenda riassume molti dei cliché fantascientifici del tempo e molti sono i riferimenti alla scienza bellica e post bellica:
  1. La base atomica è un chiaro riferimento al Progetto Manhattan la cui suggestione era all'epoca ancora molto recente,
  2. Il razzo lunare somiglia molto al V2 di Von Braun,  
  3. Il razzo è atomico (come L'Astronave Atomica del Dottor Quatermass)
  4. La sala di controllo nella base di Syldavia ricorda molto l'UNIVAC I
  5. Hergé venne influenzato dal film Destination Moon di George Pál uscito nel 1950
La V2 e il Razzo Lunare

Il razzo di Destination Moon (1950)





mercoledì 23 novembre 2016

Anello Ivrea - Carema – Alpe Maletto – Alpe Buri – Andrate - Ivrea in Mountain Bike


Dislivello: Circa 1500 m
Difficoltà: Nessuna difficoltà tecnica particolare. Percorso impegnativo dal punto di vista fisico adatto a biker con un buon fiato.

La salita Carema Alpe Maletto entra a buon diritto nel novero delle scalate adatte ai salitomani.
Nella stessa zona del Canavese potete trovare;


Partendo da Ivrea si arriva a Carema, evitando per quanto possibile la statale. Alla rotonda di Carema si entra nel paese e si scolta subito a destra. Dopo una breve salita di un centinaio di metri si svolta ancora a destra (qui trovate le indicazioni turistiche per l’Alpe Maletto) e si sale per circa una decina di Chilometri di salita costante su una strada molto bella (il traffico è piacevolmente limitato essendo la strada privata).

Percorso all’ombra dei castagni relativamente impegnativo e davvero bello.



Arrivati all’Alpe Maletto si prosegue sulla strada asfaltata fino al suo termine e si continua in piano seguendo il sentiero sterrato, reso ‘impegnativo’ dalle mandrie di mucche che lo percorrono.
Dopo circa 15 minuti si giunge sulla strada, di nuovo asfaltata, che sale all’Alpe Buri. Dopo circa un paio di KM di buona salita la strada finalmente spiana e prosegue su sterrato fino a San Giacomo, da dove e’ possibile scendere ad Andrate.
Ad Andrate si può scegliere se rientrare direttamente ad Ivrea o seguire la strada verso Borgo Franco.


martedì 22 novembre 2016

From a Changeling Star/ La Stella che Cambiò (Urania 1125) di Jeffrey Carver


Libro letto un sacco di anni fa su Urania 1125 all'epoca dell'uscita nel 1990.
La vicenda continua in un secondo libro che non è mai stato tradotto (che io sappia) in Italia.

I titoli originali dei 2 libri sono:
  •     From A Changeling Star (1989),
  •     Down The Stream Of Stars (1990)

La Stella che Cambiò è un'ottima opera di fantascienza 'hard' con idee molto interessanti (e ancora modernissime anche tenendo conto che è un libro di quasi 30 anni fa!) costruite su una solida base scientifica.

Una trama complessa e ben sviluppata, dove si intrecciano un giallo e una storia d'amore, in una sapiente ed intricata narrazione.
Non sono al corrente di altre traduzioni italiane o riedizioni, ma è senz'altro un libro che vale la pena avere nella propria libreria.

lunedì 21 novembre 2016

Parco Naturale del Mont Avic - Salita al Rifugio Barbustel da Champorcher


A Hone imboccate la provinciale che sale per la Valle di Champorcher fino al Capoluogo.
Seguite la strada che, dal capoluogo sale verso Dondena. Arrivate in località Petit Mont Blanc e dopo circa un Km parcheggiate l’auto. Troverete alla vostra sinistra (salendo) le indicazioni per il rifugio Barbustel.





Seguendo il sentiero, si sale lungo una pineta per circa un’oretta fino ad arrivare al pianoro del lago Muffè. Da li si procede verso il colle del Lago Bianco raggiungibile in un’altra mezz'oretta.


La vista dal Colle

La vista dal colle scendendo verso il Barbustel

Arrivati al colle trovate davanti a voi un paesaggio diverso, seguendo il sentiero (ora in discesa) troverete alla vostra destra il Lago Vallette e poi proseguendo arriverete al Rifugio Barbustel. Subito
dopo il Barbustel potete ammirare il Lago Bianco e Il Lago Nero.


Lago Nero

Lago Bianco

Lago Bianco

Lago Vallette


domenica 20 novembre 2016

Mancano 26 giorni a Rogue One


Il 15 dicembre si avvicina.....

Salita al Corno Bussola – Val d’Ayas


Il Corno Bussola, la montagna più alta nella zona dei laghi di Palasina in Val d'Ayas, offre una splendida visione panoramica sull’arco Alpino circostante.
Si tratta infatti di un ‘3000’ raggiungibile con relativa facilità. Noi lo abbiamo raggiunto partendo da Estoul e percorrendo il sentiero che porta al Rifugio Arp (Segnavia 3B).


Dal Rifugio Arp si risale quindi a sinistra verso l'Alpe di Palasina e da lì fino al Lago della Battaglia, è possibile salire all’Alpe di Palasina senza raggiungere l’Arp, è infatti sufficiente seguire il bivio a destra del sentiero quando sopra di voi intravedete il Rifugio.

Dal Lago della Battaglia e seguendo le indicazioni si risale fino al Lago Pocia e poi al Lago Lungo.
Lasciando il Lago lungo alle proprie spalle si sale fino al colle Palasina (circa 2800), da cui scalando una parete attrezzata di 5/6 metri (leggermente esposta) si sale sulla cresta di sfasciumi che portano alle vetta a 3023 m.

Dalla vetta di possono ammirare tutti i laghi di Palasina oltre naturalmente al Cervino e al Monterosa.


Lago Bringuez

Lago Lungo

Lago Lungo e Lago della Battaglia dal Corno Bussolaz

sabato 19 novembre 2016

La Spada Spezzata di Poul Anderson


Il 1954 è stato per la Fantasy Classica un anno.... magico.
In quell'anno sono usciti La Compagnia dell'Anello e La Spada Spezzata.
Sono entrambi dei capolavori.

La Spada Spezzata è, rispetto alla Compagnia dell'Anello, molto più vicino ai miti scandinavi da cui la fantasy trae origini e alla pari delle saghe scandinave il destino dei protagonisti è sempre tragico.

Un'ottima lettura che consiglio vivamente a tutti. Non perdete inoltre Tre Cuori e Tre Leoni, altra grande lettura dello stesso autore.

venerdì 18 novembre 2016

Da San Giacomo di Andrate alla Colma di Mombarone


Salita ‘classica’ per chi abita nell’eporediese.
Una bella scarpinata di un paio d’ore da San Giacomo (1300m ) alla Colma di Mombarone (2371).
Parcheggiata l'auto a San Giacomo si inizia la passeggiata seguendo le indicazioni e si percorre la stretta strada asfaltata.
Dopo poche centinaia di metri si prosegue (sempre seguendo le indicazioni) lungo il sentiero in mezzo ai boschi, ampio e recentemente ripulito e allargato per la corsa podistica Ivrea Mombarone (una delle più dure della regione).
Si prosegue il mezzo al boschetti di faggi, betulle e pini e si ritorna brevemente sul tratto asfaltato. Si prosegue quindi fino a Valnera (Valneira) su un comodo sentiero in mezzo ai prati.
Da Valnera le strade percorribili per la salita sono diverse e si rifanno ai diversi percorsi seguiti dalla gara podistica negli anni.
Si prosegue per una buona mezz'ora fino a raggiungere una pietraia, ripida e relativamente impegnativa, che conduce al lago Pasci, ultima sosta prima dell’ascesa al rifugio e alla cima vera e propria.
Dal lago Pasci sono disponibili due vie: una in cresta, più aerea e scomoda, raggiungibile restando a destra del laghetto e una più recente e semplice salendo nella conca a sinistra del lago.

La salita al Mombarone è inoltre una classica sci-alpinistica, effettuabile anche con le ciaspole.

Nota dolente: Al parcheggio sterrato di San Giacomo si ripetono purtroppo i furti nelle auto in sosta. Il rischio è basso in estate (quando il via vai è continuo), ma conviene fare attenzione fuori stagione.


Il lago Pasci.

Il rifugio e il santuario sullo sfondo

Il Rifugio

Vista panoramica dalla cima, con il Grand Combin sullo sfondo.

giovedì 17 novembre 2016

Anello Ivrea - Settimo Vittone - Trovinasse - San Giacomo - Andrate - Ivrea in Mountain Bike


Dislivello: 1400 m
Lunghezza: 50 km
Difficoltà: Nessuna difficoltà tecnica, richiesto un buon allenamento aerobico


Una bella escursione in mountain bike per chi ama sudare.
Percorso quasi interamente su strada con un buon dislivello. Ottimo per allenamento di fondo.
Interessante la salita da Settimo Vittone fino a Trovinasse (14 km per un dislivello di circa 1200 m) su una strada asfaltata dal buon fondo (percorribile anche in bici da strada) poco trafficata.
Da settimo Vittone, abbandonata la statale si entra per le vie di Settimo e si affrontano subito i primi passaggi per proseguire fino al bivio per Andrate-Nomaglio, dove si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Trovinasse.
da qui 12 km di salita

Il bivio
La salita di Trovinasse vista dal lato opposto della valle. Foto scattata salendo sulla salita gemella di Scalaro

La salita è regolare e prossima al 10%, si attraversa la frazione di Cornaley e si prosegue con scalate sempre sull'8-9% e più.
Passano i km e si arriva alla parte centrale della salita con lunghi rettifili dalla pendenza sempre attorno al 10%
La salita è dura, ma non impossibile, scarso il traffico.

Arrivati a Trovinasse si prosegue sulla strada sterrata che collega Trovinasse a San Giacomo di Andrate.
Si scende poi ad Andrate e si prosegue verso Ivrea. Percorsi alternativi possibili da Andrate verso Croceserra, Biella o proseguendo su terreno sterrato sulla Serra di Ivrea.

Il percorso è effettuabile anche al contrario. 

Particolare della salita da Settimo a Trovinasse


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