Obiettivo Luna e il suo seguito Uomini sulla Luna sono due episodi della serie a fumetti Le Avventure di Tintin del celebre fumettista belga Hergé.
I due episodi ebbero una genesi travagliata, Hergé li completò tra il 1950 e il 1954 rivedendo più volte alcuni aspetti. Ne voglio parlare nel mio blog perchè la vicenda è un classico esempio della Fantascienza di quegli anni e riflette i progressi tecnici relativi alla
corsa allo spazio e i progressi nel campo dell'
energia atomica di cui ho parlato.
La vicenda, per sommi capi: Tintin e l'inseparabile capitano Haddock partono per la
Syldavia, immaginario paese dell'Est Europeo (quando Hergé scriveva il blocco comunista si era già consolidato e la cortina di ferro era tristemente calata sul blocco orientale) dove il loro bislacco amico Professor Girasole sta conducendo dei misteriosi studi.
Tintin e l'irascibile Haddock scoprono che il professor Girasole sta lavorando, in una base atomica ultrasegreta che ricorda sinistramente la Peenemunde dei nazisti e di Von Braun, allo sviluppo di un programma spaziale che ha come obiettivo di far atterrare il primo essere umano sulla Luna.
Una potenza straniera pare molto interessata ai lavori, e le spie si annidano ovunque nonostante gli sforzi della ZEPO (la polizia segreta, un altro segno dei tempi) di Syldavia.
Fra peripezie, gag e momenti di suspense il progetto va infine in porto, e un equipaggio composto da Tintin, Haddock, Girasole, Wolff (un ingegnere collega di Girasole) e naturalmente il cagnolino Milù si imbarca sul razzo verso la Luna.
Nel secondo episodio, il razzo lunare partito è atterrato sul satellite
e l'equipaggio si prepara a svolgere il suo lavoro di ricerca
scientifica, ma ci sono problemi: durante il volo i
due sbadati detective Dupont e Dupond sbucano dalla stiva, e le
riserve di ossigeno, pensate per quattro persone e non sei, diventano improvvisamente un serie problema.
In più, una serie di incidenti
sempre più strani culminano col tradimento dell'ingegner Wolff, che
tenta di impadronirsi del razzo grazie all'aiuto di un agente segreto
nascosto nella stiva. Il razzo decolla dalla Luna, con l'intenzione di abbandonare Haddock e Girasole sul satellite, ma fortunatamente Il pericolo è sventato grazie all'intervento di Tintin che blocca Wolff e la spia. Terminati gli esperimenti scientifici, gli astronauti
decidono di rientrare il più velocemente possibile sulla Terra, per non
consumare tutta la riserva d'ossigeno.
Dopo un drammatico rientro che porta alla morte della spia e al sacrificio di Wolff i nostri eroi atterrano sali e salvi in Syldavia.
La vicenda riassume molti dei cliché fantascientifici del tempo e molti sono i riferimenti alla scienza bellica e post bellica:
- La base atomica è un chiaro riferimento al Progetto Manhattan la cui suggestione era all'epoca ancora molto recente,
- Il razzo lunare somiglia molto al V2 di Von Braun,
- Il razzo è atomico (come L'Astronave Atomica del Dottor Quatermass)
- La sala di controllo nella base di Syldavia ricorda molto l'UNIVAC I
- Hergé venne influenzato dal film Destination Moon di George Pál uscito nel 1950
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuTOX71sIwBxk3XnSvdCdbmZBtnazDxLudN5EaAm2fKUTmHZIl4DUkAGuFncA0b40iWbLrHJRq2xwYKhCeVK5cittBHhNVb_fYs2unHLSEjxIdzoOQVgOQQmAKwco1QxVxLDsBp-q_Xabl/s400/rocket.jpg) |
La V2 e il Razzo Lunare |
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnRwM3OocfWZYQB_qkKnNqR7H4kFKT5G40Xo8oSIO9hrIrIjjiMDBbef5V9WWzGhNTBPThZAeemckQglpLXp3e2aiJdLUlNSGAdHsGtoSb1pmapis9JtzSiVcTo_Rfp4vkDdG1yq2C0PvD/s400/Destination-moon-luna_8877.jpg) |
Il razzo di Destination Moon (1950) |