sabato 31 dicembre 2016

Le Gazze Ladre di Ken Follett


Ken Follett è uno dei miei scrittori preferiti.
I suoi romanzi sono caratterizzati da uno stile di scrittura molto fluido che rende la lettura molto gradevole, una dettagliatissima ricostruzione storica del contesto in cui si muovono i protagonisti e una capacità di raccontare gli eventi in un modo incalzante che già dalle prime pagine cattura il lettore.

Queste capacità consentono di leggere senza difficoltà opere molto estese, come i due tomi  della Trilogia di Kingsbridge (ho scritto bene, trilogia, il terzo libro è in uscita a settembre 2017) e la Trilogia del Secolo, ma consentono di apprezzare anche i molti singoli romanzi autoconclusivi.

Uno dei migliori è Le Gazze Ladre, uscito nel lontano 2001, dove le qualità dell'autore emergono tutte: una spy story unita ad una storia d'amore (anzi due) per creare un romanzo dove azione, suspense e romanticismo si sviluppano su uno sfondo storico mirabilmente evocato (i fatti si svolgono alla fine del maggio 1944, a pochi giorni dal D-day, nella Francia occupata dai nazisti).

Le Gazze Ladre, unitamente a Il Codice Rebecca (sempre di Follett) e Il Pugno di Dio (di Frederick Forsyth ) sono i migliori romanzi di Spy Story che io conosco. Buone Letture!

venerdì 30 dicembre 2016

Buon 2017!!


TANTI AUGURI DI BUON ANNO!!!!

Le Ultime Ore di Shaleen (Urania 1310) di David Gerrold



Il secondo libro del ciclo di Star Wolf, continuazione della vicenda narrata ne "Il Viaggio dello Star Wolf".

La LS-1187 si è riscattata sul campo dell'onta subita a Marathon. La Dragon Lord, ammiraglia della flotta Morthan è stata annientata e uno dei guerrieri d'elite della Solidarietà è stato letteralmente ridotto in cenere.

Ma è davvero così? La distruzione della Dragon Lord è tutto merito dello Star Wolf oppure no? e l'eliminazione di Cinnabar, il mostruoso soldato Morthan, non ha lasciato conseguenze?

Un romanzo più statico rispetto al precedente, con i personaggi principali che pagina dopo pagina acquistano spessore. Alternando flashback sul passato di Korie e di Brik, la vicenda raggiunge lentamente il suo climax nelle pagine finali.

Gerrold mostra ancora una volta le sue capacità di scrittore di SF. Un difetto (comune al precedente romanzo) è forse nella brevità della vicenda, che finisce troppo in fretta. 

La vicenda continua nel terzo libro Blood and Fire che mi risulta inedito in Italia (la mia recensione è qui)

PS: la Quarta di copertina di Urania recita:

Tornano gli eroi di David Gerrold: il computer Harlie e la "Star Wolf", la leggendaria astronave LS-1187. Ma una grave malattia ha colpito il comandante Hardesty, e l'ibernazione si è resa necessaria. La missione della "Star Wolf" diventa ancora più difficile: evacuare un intero pianeta! L'aiuto dei Morthan, ex-avversari della Terra, questa volta sarà indispensabile.

Chi l'ha scritta non ha letto il romanzo!

giovedì 29 dicembre 2016

Vera Rubin e la Materia Oscura

© http://www.pbs.org/newshour/rundown/vera-rubin-dark-matter-discoverer-dies-88/

In genere non parlo di astronomia nel mio blog. 
Una disciplina scientifica che mi affascina e che seguo con curiosità, e di cui tuttavia, non avendo una vera competenza in merito, in genere evito di scrivere.

Ma ci sono sempre le eccezioni.

In questi giorni di fine anno siamo invasi da notizie di lutto relative a personaggi della nostra infanzia che sono scomparsi, dalla popstar George Michael all'attrice Carrie Fisher, alias Principessa Leia.

Ma non esiste solo la fantasia e lo svago, ci dimentichiamo spesso di persone, brillanti e tenaci, che negli anni hanno contribuito al progresso scientifico.

Una di queste era la signora Vera Rubin, astronoma, scomparsa il giorno di Natale alla quale dobbiamo la scoperta, 42 anni fa, della Materia Oscura.

Se siete interessati alla sua storia potete indagare su Wikipedia o consultare questo interessante articolo.

Notate come a questa signora, nonostante la portata della sua scoperta, non sia mai stato attribuito il premio Nobel.

Edge of Eternity/I Giorni dell'Eternità di Ken Follett


Il terzo libro della trilogia The Century Trilogy.

Il romanzo, uscito in stampa il 16 settembre 2014, con il titolo in lingua originale di 'Edge of Eternity' completa il ciclo iniziato con 'La Caduta dei Giganti' e continuato con 'L’inverno del Mondo'.

La storia, fase finale di un percorso che si dipana lungo il secolo scorso, è ambientata nel periodo della Guerra Fredda; punto di partenza il primo anno di presidenza di Kennedy, il 1961.
George Jakes, è uno dei dei protagonisti del libro e lavora alla Casa Bianca, figlio di una donna di colore e di un senatore democratico, affronterà sulla sua pelle i turbolenti anni dell'integrazione razziale dapprima attivamente e poi come parte del team di JFK e Bob Kennedy.
A George corrisponde un altro personaggio chiave (Dimka Dvorkin) che invece si trova al Cremlino e lavora con Kruschev prima e con Breznev poi.
Due poli estremi tra cui spiccano Inghilterra e Germania e dentro i quali si parla dei temi fondanti del Dopoguerra: il razzismo, i diritti civili, il Vietnam, la costruzione del Muro di Berlino e, non ultimo, il Rock'n Roll.

I protagonisti sono i discendenti dei personaggi incontrati nei precedenti romanzi e continuano la tradizione di famiglia attraversando tutto il secolo breve fino alla caduta del muro di Berlino nel 1989.

Una lettura che consiglio al lettore 'allenato': Ken Follett sa intessere abilmente la trama che supera di poco le mille pagine.

mercoledì 28 dicembre 2016

Rifugio Arp, Brusson



Oggi vi parlo del rifugio Arp, in valle d'Aosta.
Facilmente raggiungibile da Estoul, il rifugio si trova ad un'altitudine 2446 m  ed é una base ideale per visitare i laghi circostanti.
Il rifugio ha praticamente i comfort di un hotel ed é ideale per un mix di riposo in montagna in mezzo alla natura.
É raggiungibile in un'ora e mezza di passeggiata a piedi o in mountain bike partendo da Estoul (1850 m), attraversando pascoli e boschi.
La facilità dell'ascensione e la comodità del rifugio lo rendono una meta ideale per scampagnate in famiglia o con gli amici.


Troverete maggiori informazioni sul sito web del rifugio.
Tra le tante escursioni che si possono realizzare dal rifugio segnalo la salita al Corno Bussola.

martedì 27 dicembre 2016

Nel Bianco (Whiteout) di Ken Follett


Pubblicato dall'autore nel 2004, è un poliziesco thriller ambientato in Scozia, nei pressi di Glasgow, e narra le azioni di alcuni terroristi intenti a trafugare un pericoloso virus (Madoba-2, una pericolosa variante del virus Ebola).  La vicenda  si svolge nella fredda e innevata notte di Natale in un laboratorio di ricerca biologica dove,  nonostante i sofisticati sistemi di sorveglianza, alcuni terroristi sono riusciti nell'intento di sottrarre un farmaco sperimentale, un antidoto del Madoba-2, da qui parte la narrazione con un Ken Follett che fa valere la sua consueta maestria.

Ben lungi dall'essere il classico romanzo apocalittico con virus, epidemie, disperazione Nel Bianco è un bel thriller ricco di azione.
La tensione si alterna con il sentimento in un mix che funziona sempre, ricetta sicura per tenere il lettore ancorato alla narrazione, coinvolgendolo emotivamente. 

Molto bello, anche se non all'altezza di altri romanzi dell'autore.

lunedì 26 dicembre 2016

Ciao George

Le tue canzoni le ascolto da quando ero ragazzino e a molte di esse sono legati i miei più vividi ricordi di gioventù.

Buon viaggio e salutami quell'altro grande che sapesti onorare magnificamente.


L'inverno del Mondo/ Winter of the World di Ken Follett



Il secondo libro dedicato dall’autore al Secolo Breve.
E’ il secondo libro della The Century Trilogy e sapientemente mescola fatti storici con un pizzico di romanticismo.

Un romanzo avvincente, come Ken Follett sa magistralmente scrivere. forse una delle migliori opere di Follett, quasi alla pari con I Pilastri Della Terra.
Una generazione è passata, ritornano i protagonisti de La Caduta dei Giganti, ma ricoprono un ruolo di secondo piano. Sono ora i loro figli ad essere al centro delle vicende narrate.

Già nelle primissime pagine ci si cala nell’atmosfera del tempo: siamo in Germania, nel 1933, la grande depressione si fa pesantemente sentire e Hitler è appena stato eletto cancelliere e gli orrori del Nazismo già si delineano nettamente….
In questo contesto l’autore comincia, con la consueta e consumata abilità, a intrecciare la storia di una delle famiglie protagoniste.
La storia prosegue poi negli Stai Uniti nel 1935 dove Follett riprende il filo del racconto relativamente alla famiglia del senatore Gus Dewar e del gangster Lev Peshkov.

Un crescendo in cui le vicende dei protagonisti si sviluppano e spesso si intrecciano, lo sfondo storico è incentrato sulla seconda guerra mondiale, che condizionerà e devasterà la vita dei protagonisti.
Il libro termina gettando le base per il terzo libro Edge to Eternity.

domenica 25 dicembre 2016

Auguri di Buon Natale


Una raccolta degli articoli più interessanti dell'anno per augurare BUON NATALE a tutti!!


Una bella salita di circa 900 m di dislivello, su terreno interamente sterrato, duro e abbastanza tecnico e  non sempre pedalabile. Il percorso è molto panoramico e vale senz'altro la fatica (continua).





Nei pressi del paese di Sant'Anna di Valdieri si comincia a faticare seguendo il vicolo malamente asfaltato che sale ripido tra le abitazioni. Oltre le case inizia una mulattiera (segnavia N04) che si inerpica ripida nel bosco verso in Vallone della Meris (continua).




Bella salita in MTB per MTBiker di buone capacità tecniche e atletiche.
Percorso su asfalto da Entracque (904 m) a San Giacomo (1200 m), poi sterrato fino al Rifugio Soria (continua).




Il lupo è ormai una realtà per la montagna italiana con circa un migliaio di esemplari sparsi per l'Italia. La colonizzazione spontanea della dorsale appenninica si è completata negli ultimi cinquant'anni (continua)




La selvaggia valle della legna si trova sulla sinistra orografica del torrente Ayasse. Per arrivarci occorre risalire il Vallone di Champorcher fino alla frazione Mellier e da lì svoltare a sinistra percorrendo una strada secondaria che attraversa il torrente e arriva fino alla frazione di Outre l’Eve (continua).


6 - Il ricordo nella roccia

In montagna se ne trovano sovente di queste scritte di passati scalatori che hanno voluto lasciare un segno ai posteri.
Questa é del 1947 e l'ho scovata sul sentiero 102 verso Cima Piana nel Parco Naturale del Mont Avic (continua).



Scomparso dal Parco Nazionale del Gran Paradiso agli inizi del XX secolo, il Gipeto è tornato a volare nelle nostre valli grazie ad un progetto internazionale che negli ultimi decenni ne ha promosso la reintroduzione in tutto l'arco alpino (continua)


Torniamo agli anni '50 del secolo scorso, nel pieno della corsa agli armamenti nucleari che caratterizzarono quel periodo.
La fusione nucleare rappresenta ancora oggi il Santo Graal della fisica sperimentale, ma mentre oggi aneliamo alla fusione nucleare controllata per la produzione di energia elettrica a scopi pacifici, l'obiettivo 70 anni fa era quello di creare ordigni atomici di inaudita potenza (continua)



Qualche foto di Stambecchi ai Chiapili di Sopra, amena località nel comune di Ceresole Reale (TO) nel Parco Nazionale del Gran Paradiso (continua)




Quando la Luce Tornerà, vincitore del  Premio Hugo nel 2000, è una splendida opera di SF.
L'Universo narrativo è ancora quello che Vernor Vinge ha sviluppato per Universo Incostante, ma i fatti si svolgono 20mila anni prima (continua)



sabato 24 dicembre 2016

Carry Fisher, in bocca al lupo!


In bocca al lupo alla Principessa Leia!

Gita in Val di Rhemes al Rifugio Benevolo


Una bella scarpinata, da farsi da Giugno a settembre con la possibilità di ammirare marmotte e stambecchi. I mesi suggeriti per gli avvistamenti sono giugno e settembre.
Ma ecco alcune foto raccolte durante la salita.
La Cascata





giovedì 22 dicembre 2016

Fall of Giants/ La Caduta dei Giganti di Ken Follett


Il primo libro della The Century Trilogy, la trilogia dedicata da Follett ai principali fatti del XX secolo.
L'autore descrive, con la consueta cura nei dettagli, un magnifico (e voluminoso) affresco dei principali eventi che caratterizzarono il secolo breve.
Un crescendo in cui le vicende dei protagonisti appartenenti a cinque diverse famiglie si sviluppano e spesso si intrecciano, lo sfondo storico è incentrato sulle vicende della prima guerra mondiale e della rivoluzione russa, che condizioneranno  la vita dei protagonisti e cambieranno i destini dell'Europa e del mondo intero.

Il romanzo termina gettando le basi per il secondo libro L'inverno del Mondo.

mercoledì 21 dicembre 2016

Marmotte al Nivolet (Ceresole Reale)


Qualche foto di marmotte al risveglio primaverile.
Sono state scattate al Nivolet nel Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Potete ammirare anche le foto di Stambecchi e di Camosci nei due articoli dedicati.





martedì 20 dicembre 2016

Anello Ivrea - Quincinetto - Scalaro - Tavagnasco - Ivrea in Mountain Bike

Dislivello: Circa 1500 m
Difficoltà: Percorso adatto a biker con un buon fiato. Il tratto in sterrato per passare da Scalaro a Tavagnasco ha tutte le difficoltà di un'esperienza in montagna con i suoi rischi.
Ci si deve affidare al proprio buon senso (non mi assumo nessuna responsabilità sulla difficoltà dell'attraversamento del sentiero verso Santa Maddalena ai Piani).
La discesa mette a dura prova i freni, assicuratevi di averli in ordine.


Una bella sudata, adatta per chi ama le salite dure su strade isolate e in mezzo alla natura.
Il percorso fino a Scalaro si snoda in mezzo ai castagni su una bella strada asfaltata poco battuta ed è ideale anche per la bici su strada. Questa salita fa parte, insieme alla salita 'gemella' da Settimo Vittone a Trovinasse, e quella (più corta, ma molto dura) al colle Pian dei Muli da Brosso, di quei percorsi ideali per i patiti delle scalate nella zona dell'alto eporediese. Un'altra salita tosta è quella da Tavagnasco a Santa Maria Maddalena ai Piani che percorrerò scendendo.
Tutte queste salite sono in asfalto e quindi congeniali agli stradisti, tuttavia anche i patiti della Mountain Bike come me possono goderne, in particolare se abbinate ad attraversate che consentono di percorrere con una sola uscita più percorsi.
Ma bando alle ciance e saliamo a Scalaro.
Da Quincinetto si seguono le indicazioni per la salita a Scalaro (io provenivo da Ivrea). Il primo cartello non è rassicurante: 'Scalaro 1416 metri sul livello del mare, 12 Km'.
Quincinetto si trova sui 300 metri ci aspetta quindi una dura salita.....
....La strada si snoda su innumerevoli tornanti che lentamente ci fanno prendere quota godendo del panorama che a volte si riesce ad ammirare tra un tornante e l'altro. La salita non è mai terribile, ma non dà pace; lungo il percorso si trova il ristoro Santa Maria (in corrispondenza della omonima chiesa) dove è possibile riposarsi. La ragazzina del bar mi guarda stralunata e mi informa che a Scalaro mancano ancora 7 chilometri.
Ricomincio a salire, allietato dalla buona novella.

La bella salita per Scalaro
Dopo sei km di salita dura si arriva al falso piano finale dove, a quota 1400 m, potete trovare sulla vostra sinistra un agriturismo (Le Capanne). Continuando sulla strada si perviene ad una bella area picnic, da dove, svoltando a destra si arriva a Scalaro. 
Il panorama osservabile dalla bella conca di Scalaro
Scalaro
Il paesino di Scalaro, ammirato proseguendo sulla strada sterrata che porta verso i casolari.
La gamba è in buona salute nonostante i 27 Km e le 2200 Kcalorie. decido quindi di seguire la strada asfaltata che, sulla sinistra, prosegue per circa un paio di km e che consentirà di attraversare la vallata di Scalaro e di scendere verso Tavagnasco da Santa Maddalena dei Piani.
Arrivato a Pianetti Inferiore si svolta a destra e proseguo sulla strada (ora sterrata) che sale fino all'Alpe Combassi.
Il dettaglio della mappa dal km (in corrispondenza dell'agriturismo Le Capanne) al km 30 e oltre, da dove si scende verso S. Maddalena ai Piani su strada sterrata
Seguendo la strada si incontra un casolare in costruzione e dopo qualche tornante si perviene finalmente all'Alpe Combassi dove la strada termina. Questo pezzo non è particolarmente duro, una benedizione per le gambe ormai provate dalla salita.

La strada asfaltata che dall'area picnic sale per un paio di Km
La sterrata
Dall'Alpe Combassi comincia il portage: caricata la bici in spalle si procede percorrendo in orizzontale un sentiero non segnalato e in disuso e parzialmente coperto dai cespugli. Dopo 5 minuti si arriva ad una conca e tra i cespugli si attraversa un ruscello.
Il fulminato
Il sentiero in mezzo ai cespugli da effettuare con la bici in spalla
L'ultimo tratto del sentiero che porta all'Alpe Pianello
La Sterrata che porta a Santa Maria Maddalena ai Piani. Sullo sfondo il colle Pian dei Muli
La Sterrata e, sullo sfondo, Andrate
Da qui, in corrispondenza di un pino con la punta seccata dal fulmine, si sale per un paio di tornanti fino a trovare un casolare abbandonato (in corrispondenza del quale troverete sulla vostra destra salendo una jeep Campagnola Fiat distrutta). Non ripetete il mio errore: dovete salire lungo la strada abbandonata e non scendere verso le tre case semidiroccate che scorgete verso il basso.
Superata la casolare della Campagnola Fiat la strada spiana e si procede fino a trovare delle recinzioni (per impedire l'accesso dei cinghiali), superate le quali si trova un nuovo alpeggio (l'alpe Pianello), fate attenzione agli enormi cani pastore che tenteranno di azzannarvi i garretti.

Da qui la strada diventa più praticabile e si procede fino a Santa Maddalena ai piani scendendo per circa tre chilometri su un ripido sterrato con una grande vista sulla serra di Ivrea, su Andrate e sul colle Pian dei Muli.

Dopo tre chilometri di sterrato si arriva alla strada asfaltata con un bivio: svoltando a sinistra tornerete verso Scalaro su una strada alternativa che vi riporta all'agriturismo Le Capanne, svoltando a destra invece scendete e dopo un centinaio di metri trovate la chiesa di Santa Maria Maddalena ai Piani. Da qui, dopo altri 10 chilometri di ripida discesa, arriverete a Tavagnasco.

Nota: dall'Alpe Pianello sembrerebbe possibile attraversare e arrivare (dall'Alpuccio) a Colle Pian dei Muli. Questa sarà la mia prossima meta, per ora non ho indicazioni da fornire.

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