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Dislivello: Circa 1500 m
Difficoltà: Percorso adatto a biker con un buon fiato. Il tratto in sterrato per passare da Scalaro a Tavagnasco ha tutte le difficoltà di un'esperienza in montagna con i suoi rischi.
Ci si deve affidare al proprio buon senso (non mi assumo nessuna responsabilità sulla difficoltà dell'attraversamento del sentiero verso Santa Maddalena ai Piani).
La discesa mette a dura prova i freni, assicuratevi di averli in ordine.
Una bella sudata, adatta per chi ama le salite dure su strade isolate e in mezzo alla natura.
Il percorso fino a Scalaro si snoda in mezzo ai castagni su una bella strada asfaltata poco battuta ed è ideale anche per la bici su strada. Questa salita fa parte, insieme alla salita 'gemella' da
Settimo Vittone a Trovinasse, e quella (più corta, ma molto dura) al
colle Pian dei Muli da Brosso, di quei percorsi ideali per i patiti delle scalate nella zona dell'alto eporediese. Un'altra salita tosta è quella da Tavagnasco a Santa Maria Maddalena ai Piani che percorrerò scendendo.
Tutte queste salite sono in asfalto e quindi congeniali agli stradisti, tuttavia anche i patiti della Mountain Bike come me possono goderne, in particolare se abbinate ad attraversate che consentono di percorrere con una sola uscita più percorsi.
Ma bando alle ciance e saliamo a Scalaro.
Da Quincinetto si seguono le indicazioni per la salita a Scalaro (io provenivo da Ivrea). Il primo cartello non è rassicurante: 'Scalaro 1416 metri sul livello del mare, 12 Km'.
Quincinetto si trova sui 300 metri ci aspetta quindi una dura salita.....
....La strada si snoda su innumerevoli tornanti che lentamente ci fanno prendere quota godendo del panorama che a volte si riesce ad ammirare tra un tornante e l'altro. La salita non è mai terribile, ma non dà pace; lungo il percorso si trova il ristoro Santa Maria (in corrispondenza della omonima chiesa) dove è possibile riposarsi. La ragazzina del bar mi guarda stralunata e mi informa che a Scalaro mancano ancora 7 chilometri.
Ricomincio a salire, allietato dalla buona novella.
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La bella salita per Scalaro
|
Dopo sei km di salita dura si arriva al falso piano finale dove, a quota 1400 m, potete trovare sulla vostra sinistra un agriturismo (Le Capanne). Continuando sulla strada si perviene ad una bella area picnic, da dove, svoltando a destra si arriva a Scalaro.
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Il panorama osservabile dalla bella conca di Scalaro |
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Scalaro |
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Il paesino di Scalaro, ammirato proseguendo sulla strada sterrata che porta verso i casolari. |
La gamba è in buona salute nonostante i 27 Km e le 2200 Kcalorie. decido quindi di seguire la strada asfaltata che, sulla sinistra, prosegue per circa un paio di km e che consentirà di attraversare la vallata di Scalaro e di scendere verso Tavagnasco da Santa Maddalena dei Piani.
Arrivato a Pianetti Inferiore si svolta a destra e proseguo sulla strada (ora sterrata) che sale fino all'Alpe Combassi.
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Il dettaglio della mappa dal km (in
corrispondenza dell'agriturismo Le Capanne) al km 30 e oltre, da dove si
scende verso S. Maddalena ai Piani su strada sterrata |
Seguendo la strada si incontra un casolare in costruzione e dopo qualche tornante si perviene finalmente all'Alpe Combassi dove la strada termina. Questo pezzo non è particolarmente duro, una benedizione per le gambe ormai provate dalla salita.
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La strada asfaltata che dall'area picnic sale per un paio di Km |
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La sterrata |
Dall'Alpe Combassi comincia il portage: caricata la bici in spalle si procede percorrendo in orizzontale un sentiero non segnalato e in disuso e parzialmente coperto dai cespugli. Dopo 5 minuti si arriva ad una conca e tra i cespugli si attraversa un ruscello.
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Il fulminato |
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Il sentiero in mezzo ai cespugli da effettuare con la bici in spalla |
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L'ultimo tratto del sentiero che porta all'Alpe Pianello |
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La Sterrata che porta a Santa Maria Maddalena ai Piani. Sullo sfondo il colle Pian dei Muli |
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La Sterrata e, sullo sfondo, Andrate
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Da qui, in corrispondenza di un pino con la punta seccata dal fulmine, si sale per un paio di tornanti fino a trovare un casolare abbandonato (in corrispondenza del quale troverete sulla vostra destra salendo una jeep Campagnola Fiat distrutta). Non ripetete il mio errore: dovete salire lungo la strada abbandonata e non scendere verso le tre case semidiroccate che scorgete verso il basso.
Superata la casolare della Campagnola Fiat la strada spiana e si procede fino a trovare delle recinzioni (per impedire l'accesso dei cinghiali), superate le quali si trova un nuovo alpeggio (l'alpe Pianello), fate attenzione agli enormi cani pastore che tenteranno di azzannarvi i garretti.
Da qui la strada diventa più praticabile e si procede fino a Santa Maddalena ai piani scendendo per circa tre chilometri su un ripido sterrato con una grande vista sulla serra di Ivrea, su Andrate e sul colle Pian dei Muli.
Dopo tre chilometri di sterrato si arriva alla strada asfaltata con un bivio: svoltando a sinistra tornerete verso Scalaro su una strada alternativa che vi riporta all'agriturismo Le Capanne, svoltando a destra invece scendete e dopo un centinaio di metri trovate la chiesa di Santa Maria Maddalena ai Piani. Da qui, dopo altri 10 chilometri di ripida discesa, arriverete a Tavagnasco.
Nota: dall'Alpe Pianello sembrerebbe possibile attraversare e arrivare (dall'Alpuccio) a
Colle Pian dei Muli. Questa sarà la mia prossima meta, per ora non ho indicazioni da fornire.
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