mercoledì 31 agosto 2016

Universo Incostante di Vernor Vinge


Vernor Vinge è davvero un visionario, non credevo di incontrare ancora autori del genere!!


Universo Incostante è un romanzo di fantascienza del tipo 'Hard SF', Vernor Vinge ha una solida base scientifica (è stato professore di matematica alla San Diego State University fino al 2002) e le sue opere di fantasia rispecchiano il rigore delle migliori opere di fantascienza.

Siamo 28 mila anni nel futuro, la razza umana (ormai evolutasi in diverse sottospecie che hanno colonizzato centinaia di pianeti su diversi sistemi solari) ha saputo migrare nella zona esterna della Galassia dove sono possibili i viaggi FTL e ove la tecnologia ha raggiunto livelli inimmaginabili.

Qui albergano molte altre razze aliene che hanno sviluppato grandi civiltà galattiche (e forse intergalattiche, nel libro non è mai indicato espressamente).
Alcune di queste razze sono in grado di avanzare a livelli anche superiori e di 'trascendere' per assurgere al rango di vere e proprie divinità dalle capacità inarrivabili per qualunque altra civiltà: E' quello che cerca di fare una particolare civiltà umana, che aprendo il vaso di pandora risveglia una entità maligna (il Luminoso) che li spazza via...

Questo è l'inizio di un romanzo dalle idee splendide ed innovative con una trama avvincente e molto complessa !!!

Universo Incostante è romanzo di Fantascienza davvero maiuscolo che non deve mancare nella libreria degli appassionati di SF.

Non perdete inoltre il prequel: Quando La Luce Tornerà, sotto certi aspetti anche più bello!!

martedì 30 agosto 2016

Salita Arcesaz – Brusson – Estoul – Rifugio Arp in Mountain Bike


Dislivello: Circa 1400 m
Difficoltà: Percorso adatto a biker con un buon fiato. Il tratto in sterrato per passare da Estoul al Rifugio Arp ha tutte le difficoltà di un'esperienza in montagna con i suoi rischi.
Ci si deve affidare al proprio buon senso (non mi assumo nessuna responsabilità sulla difficoltà, si sale con le proprie gambe e la propria testa).
La discesa mette a dura prova i freni, assicuratevi di averli in ordine.

Si percorre la Val d’Ayas da Verres fino ad Arcesaz dove si parcheggia l’auto (anche Challand S.Anselme può essere un’opzione per aggiungere qualche km).
Si prosegue in MTB fino a Brusson (4 Km) sfruttando i primi tornanti per scaldare la gamba.

Giunti a Brusson si prosegue per la strada principale (nonché unica :-) ) del paese fino ad incontrare il trivio per il Col de Joux (a SX) e Estoul (a DX). Proseguendo verso destra si sale verso Estoul dove si arriva dopo altri 7 km di salita continua su ampi tornati e un ottimo fondo stradale.
Salendo la valle si apre e si possono ammirare alcune cime, tra tutti lo Zerbion e in lontananza l’Emilius, il Bianco e il Grand Combin.
Consiglio: io non amo il traffico automobilistico. Se come me preferite la polvere ai tubi di scappamento il mio suggerimento è di evitare la tratta Arcesaz – Brusson nei weekend, davvero troppe le auto! Salite direttamente a Brusson e iniziate dal paese la vostra fatica.
Arrivati ad Estoul si prosegue su un falso piano fino a raggiungere un ampio parcheggio a 200 metri dal centro abitato. Svoltando a SX si imbocca la strada poderale sterrata che in 7 km porta fino al rifugio.
Il percorso, che si inoltra in una pineta abbastanza rada e che presto cede il passo ai prati delle piste da sci, non presenta particolari difficoltà tecniche, ma le pendenze notevoli associate a terreno sconnesso rendono la salita impegnativa, in particolare nei primi 2 km di sterrato.
Superata la seggiovia il percorso si fa meno duro e si prosegue su un terreno più compatto. Ora il rifugio diventa visibile in lontananza. Superato il bivio per l’Alpe Litteran (si rimane a SX) si prosegue su un tratturo che diventa via via più ripido. Da qui, sulla vostra SX, potete ammirare la Valfredda.
Giunti al torrente Messuere si incontra un bivio, noi scegliamo la via a DX, ben sapendo di scegliere la via più dura. (vedi sotto per la variante) e proseguiamo su un sentiero molto sconnesso e via via più impervio.

Gli ultimi 300 metri sono davvero duri, con pendenze oltre il 15% su un tratturo decisamente sconnesso. Qui non bisogna vergognarsi di staccare i pedali e spingere a piedi. Superato l’ultimo tratto (e aver superato il puzzolentissimo gruppo elettrogeno diesel del rifugio) si arriva al rifugio, a quota 2446 m. Ottima la torta ai mirtilli!

Una bella sudata in una splendida giornata di sole. Una vera goduria per gli appassionati. Buon divertimento!
Variante: nei pressi del bivio al torrente si può optare per la salita a SX, meno dura, verso l’alpeggio Chavanne e Palasina e poi proseguire in single trail verso il rifugio (io ho seguito questo percorso in discesa).

Nota: il Rifugio Arp si offre come base per ottime scarpinate che possono avere lo stesso rifugio come base, magari con una bella sosta notturna. Tra le belle escursioni segnalo la salita al Corno Bussola.


 
 


domenica 28 agosto 2016

Nordic Walking a Entracque - Salita al Monte Ray

Per gli appassionati di Nordic Walking segnalo un'interessante salita di 10 chilometri fino al monte Ray a Entracque, in provincia di Cuneo.


La salita è accessibile tramite una strada laterale che trovate sulla vostra destra salendo verso San Giacomo di Entracque.
La stradina si trova poche centinaia di metri prima del piano dell'invaso artificiale della Diga della Piastra (e subito dopo la centrale dell’Enel che troverete sulla vostra sinistra salendo).
Un cartello ammonisce che il transito sarebbe vietato, ma si tratta tuttavia di una strada privata ad uso degli addetti della centrale Enel e i numerosi walkers (o bikers) sono tollerati.

La strada prosegue per una decina di chilometri passando da 900 a 1800 metri. Si tratta di un percorso fattibile a piedi da marzo/aprile (neve permettendo, potrebbero infatti esserci problemi di slavine) a novembre, il percorso è molto ‘aereo’ ed è percorribile assolutamente in sicurezza (almeno da persone di buonsenso).

Come detto la strada è asfaltata e rappresenta la via di accesso alle gallerie delle condotte forzate Enel, per questo motivo il traffico assente. Un'ottima scampagnata per gustare la natura.
Arrivati al termine della strada asfaltata è possibile proseguire su un sentiero che porta fino in cima per ammirare il Monviso In lontananza. Si può ammirare tutto l'arco alpino fino al Monte Rosa. Quest'ultimo sentiero è però malamente tracciato e non ve lo consiglio.

La salita su strada offre comunque un bel panorama, dal belvedere che si trova a 1800 mslm al termine della strada si può ammirare la valle sottostante.
La medesima salita è percorribile anche in Mountain Bike, leggete il mio post a riguardo.









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