Oggi voglio spendere due parole su un progetto controverso che sta prendendo piede nella mia valle di adozione.
Mi riferisco al progetto Alplinks che prevede la creazione di un grande comprensorio turistico/sciistico, con estensione degli attuali collegamenti in funivia per interconnettere gli impianti in Val d'Ayas con quelli in Valtournenche.
Con questo nuovo collegamento nascerebbe dunque un unico comprensorio sciistico transfrontaliero di oltre 500 Km (si dice 549) che andrebbe ad unire gli attuali comprensori di Zermatt e Valtournenche con quello della Val d’Ayas, già collegato con il Monterosa Ski (Gressoney) e con Alagna Valsesia.
Dal Matterhorn/Cervino al Monterosa dunque. Nasce il terzo polo sciistico mondiale si dice.
Non voglio porre l’accento sui costi (50/60 milioni si dice, una cifra che una valle ricca può senz’altro permettersi), ma sugli impatti sulle valli.
Gli interessi in gioco sono notevoli e i partner del progetto parecchi (in Italia i comuni della Valtournenche e quelli di Ayas e Gressoney La Trinite' e Gressoney Saint Jean, e Alagna in Valsesia, oltre a Zermatt per la Svizzera). Si parla di creazione di una società ad hoc (una "New Co") con partecipazione dei partner coinvolti (Zermatt, Cervinia, Monterosa).
Il concetto di base è semplice (e pure condivisibile): in un contesto di mutamento climatico evidente e dove ulteriori mutamenti sono attesi nei prossimi decenni come è possibile continuare a mantenere attiva e proficua l’industria del turismo invernale legata allo sci da discesa? Semplice: andando sempre più in alto (in quota). Il che implica estendere l’area coinvolta creando un unico comprensorio Zermatt-Valtournenche-Val d’Ayas-Lys e finanche la Valsesia.
Lo scenario è dunque quello indicato nella figura:
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Lo scenario di collegamento inter-vallivo di riferimento. In rosso il collegamento che si intende realizzare per collegare la Val d'Ayas con la Valtournenche. Fonte: "Analisi delle condizioni nivo-glacio-meteorologiche (Pdf)" disponibile al sito alplinks2014.it |
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Un altro dettaglio dell'area (fonte: La Stampa) |
Il progetto prevede un collegamento in funivia dal colle Cime Bianche (in Valtournenche) fino a Frachey, in Val d'Ayas per innestarsi all'esistente collegamento che unisce le valli Ayas-Lys-Sesia.
Il progetto è di una funivia di ben otto chilometri divisa in due tronconi di 4 km lungo il vallone del Courtod che ora ha soltanto pascoli, alpeggi, morene, laghi, lingue glaciali e picchi. La funivia sarebbe del tipo 3S (trifune) quella in grado di trasportare fino a 35 persone su ciascuna gondola (capienza oraria di circa 6000 persone, come riportato sul sito dell'azienda Leitner). La stazione intermedia è necessaria perché le campate non possono superare i 4 chilometri. Nella parte alta del Courtod, verso il Colle Superiore delle Cime Bianche sarebbero costruiti quattro piloni.
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La stazione di monte della funivia del tipo 3S di Kitzbuehel (Fonte skiforum.it). Sul Courtod potremmo aspettarci qualcosa di simile? |
Per lo sciatore casuale può darsi (si passerebbe la giornata in funivia, che sciata!), ma a mio avviso uno sviluppo sostenibile mal si adatta agli interessi in gioco che sono notevoli e molteplici (e sbandierati ai locali a cui è stato sottoposto il processo...)
Senza essere necessariamente dei NIMB, mi viene da pensare agli impatti sul tratto tra Frachey e Cime Bianche. Non una scelta semplice, specie se, come personalmente temo accadrà, alla funivia sarà associata una pista che dovrebbe essere realizzata sventrando il vallone.
E i tempi?
sembrano maturi purtroppo, nei primi mesi del 2017 è prevista da parte della giunta regionale una relazione sulla situazione tecnico, economica e finanziaria sulla proposta di collegamento indicata. Se tutto 'procede' nell'inverno 2020 avremo una nuova 'opportunità'!
Personalmente ho un sacco di dubbi e alcune domande sulle conseguenze del progetto, ne parlo in un articolo dedicato.
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